Buongiorno sec. I grado

Aspetto tipico della tradizione salesiana, ricorda la Buonanotte che don Bosco dava tutte le sere ai suoi ragazzi prima di andare a dormire. Si trattava di una preghiera e di un breve pensiero che potesse far riflettere. La tradizione ha voluto che la Buonanotte si trasformasse, per i ragazzi che frequentano le nostre scuole, nel Buongiorno.

«Il buongiorno non è solo dire una buona parola, dare un’informazione o un buon messaggio. Il buongiorno aiuta a fare sintesi, evitando la dispersione e la frammentazione, aiuta a fare una lettura credente della vita e della storia. Viviamo tante cose, sentiamo tante notizie, leggiamo tanti eventi; se non c’è una chiave di lettura del tutto, difficilmente riusciamo ad avere la capacità di sentire Dio che parla attraverso la storia. Perciò il Buongiorno non è un buon pensiero, deve partire da quanto si vive nella comunità, da quanto sta vivendo la Chiesa, da quanto sta vivendo il mondo. (…) I contenuti del buongiorno dovrebbero aiutarci a recuperare l’unità interiore attorno all’essenziale». (don Pascual Chavez, SDB)

Ogni anno il Movimento Giovanile Salesiano stabilisce, a livello nazionale, la Proposta Pastorale dell’anno, punto di raccordo attraverso il quale avviene il dialogo tra cultura e fede.

Nel 2024 ricorre il duecentesimo anniversario del sogno dei nove anni, avvenuto presumibilmente tra il 1824 e il 1825. La sua profonda rilevanza per il carisma salesiano spiega la scelta dell’Italia salesiana di lasciarsi ispirare da questo sogno per le proposte pastorali degli anni 2020/2021, 2021/2022, 2022/2023, considerando la sua narrazione un filo rosso per riscoprire la bellezza e la  specificità di ogni singola vocazione.

Nell’ anno centrale del triennio, si attinge ancora ispirazione dal sogno dei nove anni. Ci si lascia ispirare da alcune parole di Maria che invitano Giovannino Bosco a lavorare sul suo carattere, ad assumere una personalità tanto tenera quanto solida: “Renditi umile, forte e robusto”. Il sogno della missione salesiana va costruito, non si può improvvisare: ecco perché l’hashtag di quest’anno è #MakeTheDream, scandito da due verbi fondamentali dell’identità cristiana: amare e chiamare.

La tematica principale è l’oratorio, la casa salesiana, la scuola, dove si incontrano i giovani.

Questo luogo di incontro è poliedrico e presenta molte sfaccettature:

    • Il cortile, sia fisico, sia digitale dove i giovani interagiscono e giocano tra loro e dove ricevono piccoli consigli pratici con le famose «paroline all’orecchio».
    • Il centro di formazione rappresentato dagli ingranaggi e dal portico, prodotto dell’intelligenza umana che viene formata nella scuola.
    • La parte inferiore del logo indica le guide che accompagnano nel cammino, Gesù Eucarestia e Maria Ausiliatrice. La fedeltà a Gesù e Maria cresce, non senza difficoltà, e questa crescita è rappresentata dalle rose e dalle spine.
    • Nella parte alta del logo si trova un pezzo di pane, per compiere gli ultimi passi verso la finestra verso il cielo che anticipa il tema pastorale dell’anno prossimo.

 

Clicca qui per consultare il progetto educativo pastorale trasversale.

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