“Non esiste caduta da cui non ci si possa rialzare”
Incontro degli studenti di quarta superiore con il prof.Habimana, sopravvissuto al genocidio in Ruanda
Sabato 13 febbraio, all’interno del progetto di educazione civica “Tra giustizia e dignità”, le classi di quarta superiore hanno partecipato alla video testimonianza con il professore Jean Paul Habimana.
Aveva solo 10 anni quando, Jean Paul, ha vissuto il genocidio in Ruanda dell’aprile 1994. Fu odio interetnico fra Hutu e Tutsi, generato dalla pesante eredità coloniale belga, usato dai governi dittatoriali e strumentalizzato da alcune potenze occidentali, che ha portato alla morte di quasi un milione di persone.
“Ne sono uscito vivo per la mano di Dio”, ci racconta Jean Paul: la profonda ferita di quell’abisso di orrore che ha segnato la sua vita, e che fatica ancora a raccontare, si è fatta monito per i nostri studenti.
Jean Paul tramanda una storia, ormai troppo spesso dimenticata, raccontando cosa si cela dietro l’odio per un’altra razza. L’odio è stato generato dal colonialismo per dividere un popolo e renderlo “più facilmente governabile”.
Jean Paul ha perso suo padre, gran parte dei suoi parenti, ha perso la sua giovinezza, ma non la capacità di perdonare, perché “vittime, assassini, alla fine siamo tutti un unico popolo. Entrambi necessitiamo di guarire”.
Con la sua storia personale, il professore ha insegnato ai nostri studenti a costruire ogni giorno la propria vita affrontando le prove e le difficoltà: “non esiste caduta da cui non ci si possa rialzare; gli uomini sono deboli e abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri!”
Quando il dolore è così tanto da essere insopportabile, hai solo due alternative possibili: o ti vendichi o ricominci a vivere. Jean Paul ha scelto di vivere. Per rielaborare ciò che hai vissuto, devi amare perché “l’unica cosa che puo’ curare le ferite è l’amore!”. Gli studenti sono i “leader del futuro del mondo” che dovranno parlare all’umanità per educarla all’amore con coscienza viva, mantenere una lucida capacità critica su quanto accade ragionando sempre con la propria testa. Dove c’è amore, c’è Dio”!