In…segnare perchè?

E’ stata una ripresa alla grande quella del 1° settembre in Bonvesin. La comunità educante al completo ha ascoltato attentamente don Pascual Chavez, salesiano doc ed esperto di educazione a livello mondiale. L’incipit dell’intervento, una preghiera moderna ed intensa, ha raccolto le immagini di autori contemporanei quali Renato Zero, Tonino Bello e Pennac tutte convergenti sulla figura emblematica dell’educatore, colui che ha la capacità di comunicare messaggi profondi più col silenzio che con la parola, cioè con la vita. Chiara e coinvolgente l’espressione chiave di don Chavez: “ Sono i giovani che si scelgono i propri educatori”. Un invito all’ascolto dei ragazzi, come ha insegnato don Bosco. Un invito all’attenzione amorevole verso chi ha bisogno di sentirsi compreso e amato. Un invito alla speranza, che non ignora le difficoltà di un tempo che ha segnato e segna ancora tutti noi con le sue asprezze, i suoi conflitti, le banalità. Al termine dell’incontro, seguito da un pensoso dibattito, la domanda di Gesù  che interpella chi lo vuol seguire” Che cercate?”. Ancora un’apertura al protagonismo giovanile.  Perché non esistono percorsi brevi e superficiali. C’è la strada in cui credi e il coraggio di andare.

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